Dio creò l’uomo perché gli piacciono le storie.
Gli esseri umani sono creature indissolubilmente legate alle storie, e le storie toccano praticamente ogni aspetto della nostra vita. Gli archeologi cercano indizi scavando nelle rocce e li ricompongono in una saga del passato. Anche gli storici sono dei narratori. I dirigenti d’azienda sempre più spesso sostengono di dover essere dei prosatori creativi, i commentatori politici vedono l’elezione di un presidente come una competizione non solo fra politici carismatici e le loro rispettive idee, ma anche fra narrazioni di segno opposto sul passato e il futuro della nazione.
The Catcher è una rivista online che si prefigge di catturare proprio queste storie nel loro divenire, intercettarle e raccontarle sul web.
Così il loro spot è diventato un mondo caratterizzato da ogni angolo di espressione narrativa che l’uomo ha innescato per dare sfogo alle suo essere inzuppato di storie fino al midollo. Dalle pitture rupestri, alla narrazione orale, alla musica, alla comunicazione 2.0. E sì anche al selfie narcisistico come racconto istantaneo dell’era moderna. Tutto sì fa storia intorno al mondo, e lo sappiamo e ci nutriamo di queste storie perché abbiamo questo istinto, come lungimiranti del fatto che tutto si ripete e ci dobbiamo arrivare preparati, la prossima volta.

(Harrison/Getty Images)